L’Instructional designer è una figura professionale in ascesa, che segue di pari passo l’espansione del mercato dell’e-learning, l’apprendimento online.

Aziende, scuole, università e privati trovano nei corsi online un formidabile alleato per la crescita professionale e personale. Ma non tutti sanno come realizzare un corso online e quali strumenti adoperare.

Tutti, tranne l’instructional desginer!

Ma cosa fa esattamente l’instructional designer e come si può imparare a fare questo lavoro nel 2025?

Lo scopriremo in questo articolo.

Instructional design cos’è

Per capire chi è un instructional designer, è bene sapere cosa significa instructional design.

In italiano si traduce come progettazione della formazione o progettazione didattica. Come molte parole dell’e-learning, viene spesso usato in inglese.

In concreto, l’instructional design è il processo con cui si creano esperienze e risorse didattiche per aiutare le persone ad acquisire le competenze e conoscenze di cui hanno bisogno.

Alla base dell’instructional design ci sono le teorie dell’apprendimento che spiegano in che modo le persone imparano, migliorano e modificano i propri comportamenti.

L’instructional design si serve anche di vari strumenti per creare e distribuire i corsi, dalla semplice carta stampata alle nuove tecnologie per l’apprendimento, learning technology, come i learning management system, sistemi di gestione dell’apprendimento.

Possiamo dire che l’instructional design è un processo multidisciplinare fatto di scienze dell’apprendimento, psicologia, project managament e tecnologia.

Chi è l’instructional designer

L’instructional designer, ID, è quindi quel professionista che sa come gestire i processi di creazione di contenuti ed esperienze di apprendimento, basandosi su teorie dell’apprendimento consolidate e strumenti didattici innovativi.  

L'instructional designer non progetta solo corsi e-learning, ma anche corsi in aula e di formazione mista o blended learning.

Nonostante la tecnologia diventi sempre più importante, sarebbe sbagliato pensare che l’instructional designer si limiti a creare solo corsi online.

In effetti, questa figura coordina e gestisce progetti didattici sia in un’aula fisica sia virtuale. Inoltre, crea esperienze di formazione mista o blended.

A un corso autonomo sul computer fatto di video, audio, simulazioni, si può aggiungere una lezione in aula con un insegnante, oppure un webinar.

È chiaro, però, che con lo sviluppo delle tecnologie per l’apprendimento la figura dell’instructional designer è necessariamente legata a quella dell’e-learning.

Qualè il compito di un instructional designer

L’ obiettivo di ogni ID è fare in modo che le persone apprendano ciò di cui hanno bisogno, quando ne hanno bisogno, nel modo più efficace e coinvolgente possibile.

Non basta solo creare un corso di formazione (rispettando il budget). Bisogna anche fare in modo che gli studenti siano parte attiva del processo, che veramente imparino e che possano usare ciò che hanno appreso nel lavoro o nella vita di tutti i giorni.

La formazione è un investimento, ed è importante per le aziende e per gli studenti che ci siano dei risultati positivi.

Cosa fa un Instructional designer

L’ID usa metodi e strumenti di progettazione didattica specifici, come il modello Addie, e alcuni strumenti di learning design, progettazione dell’apprendimento.

In concreto ecco cosa fa l’instructional designer:

  • Analizza i bisogni formativi dei destinatari dei corsi
  • Definisce gli obiettivi dei corsi
  • Crea il materiale dei corsi o affida la scrittura a uno o più esperti in materia (SME, da subject matter expert)
  • Sviluppa o individua gli strumenti per creare e distribuire il materiale didattico (piattaforme per corsi online, video ecc.)
  • Analizza i dati della formazione (per vedere progressi e difficoltà degli studenti)
  • Valuta i risultati della formazione
  • Modifica i materiali del corso in base alla valutazione

Ad avere bisogno di instructional designer sono soprattutto aziende, università, scuole e centri di formazione privati, come le scuole di lingua o gli enti per la formazione del personale.

Quali conoscenze deve avere un instructional designer

Per diventare instructional designer bisogna avere solide basi di:

Progettazione didattica (e project management in generale)

Teorie dell’apprendimento (Modello Addie, Modello SAM ecc,)

Software e strumenti di apprendimento digitali (LMS, authoring tool…)

Se si aggiungono nozioni di programmazione e visual design, il quadro è fatto: l’instructional designer diventa così un formatore esperto di progettazione, tecnologie e teorie dell’apprendimento.

Qual è il profilo di un instructional designer

Tuttora ci sono pochi percorsi di laurea specifici per instructional designer, per cui il profilo dell’ID è molto vario:

  • Proviene dal ramo della formazione e dello sviluppo aziendale o dalla ricerca accademica
  • Ha una preparazione in scienze dell’educazione o della formazione
  • Ha imparato a usare gli strumenti della progettazione didattica da autodidatta

Come diventare instructional designer

Per chi non sa come diventare instructional designer, magari perché proviene dall’insegnamento, la rete offre consigli precisi.

Per diventare instructional designer è necessario:

  • Imparare le teorie e i principi di ID
  • Imparare a usare gli strumenti e-learning
  • Costruirsi un portfolio

Teorie di ID da conoscere

Le teorie e i modelli di instructional design importanti da conoscere sono nate per lo più nelle università statunitensi degli anni ’50-’70 e si basano sui concetti di construttivismo, comportamentalismo e cognitivismo.

Il Modello Addie è senz’altro uno dei modelli di ID più utilizzati e prevede cinque fasi della progettazione didattica: analysis, design, development, implementation, evaluation.

  • Analisi: si identificano i bisogni e gli obiettivi formativi.
  • Progettazione: si pianificano i materiali e le attività formative.
  • Sviluppo: si assemblano o si creano i materiali didattici.
  • Implementazione: si distribuisce la formazione agli studenti.
  • Valutazione: si valutano i risultati della formazione, ricevendo anche il feedback dei beneficiari.                   
Puoi imparare i principi della progettazione didattica e ottenere una certificazione riconosciuta.

Strumenti di ID

Per poter distribuire la formazione online, ci sono degli strumenti indispensabili per ogni instructional designer:

Modelli per storyboard – per visualizzare in ogni dettaglio le componenti dei corsi

Moodle e altri strumenti di authoring – per creare i contenuti didattici usando immagini, video, audio, simulazioni

LMS, learning management system – strumento di gestione della formazione per distribuire i contenuti online

LMS, learning management system – strumento di gestione della formazione per distribuire i contenuti online

CRM, customer relationship management – strumento per gestire i clienti

Clienti e portfolio di ID freelance

Avere un portoflio di ID da presentare è fondamentale per convincere i propri clienti. Ma se si è alle prime, come si fa a mostrare i lavori già fatti?

Il calcio di inizio per qualsiasi lavoro da freelancer incute sempre un po’ di timore e incertezza perché le strade sono davvero tante e non sempre portano frutti nell’immediato. Una cosa però è certa, bisogna avere le idee chiare sulle proprie competenze, sui lavori che si vogliono fare e sul tipo di cliente che si vuole attrarre.

Il primo passo da fare quindi, è schiarisi le idee e presentarsi ai potenziali clienti. Solo così, sarai pronto per creare almeno tre esempi di lavori da inserire in un portfolio tenendo a mente il cliente a cui ti rivolgi. Il portfolio diventa il tuo biglietto da visita, anche se sei alle prime armi.

Per trovare clienti, pensa a una strategia di marketing online (creare un blog sull’instructional design, raggiungere potenziali clienti tramite email…) e in presenza (conferenze, fiere ed eventi nel tuo settore sono un’ottima possibilità di networking).

Se stai pensando a un cambio di carriera o se non conosci ancora le basi dell’ID e sei incuriosito da questa professione, potresti iniziare con un corso per instructional designer.

Corsi per instructional designer

Partiamo dalla formazione teorica per un aspirante progettista didattico che vuole imparare le teorie e i principi di instructional design.

Una laurea specifica per instructional designer ancora non esiste, ma si possono trovare certificazioni per ID sui grandi siti che offrono corsi online universitari aperti a tutti.

I migliori corsi di instructional design trattano la teoria e la pratica della progettazione didattica.

Sul sito di Coursera per esempio, si trovano corsi tradotti in più lingue come quello di “Fondamenti e applicazioni del design didattico” offerto dall’Università dell’Illinois. Il corso è gratuito e ha una durata di 12 ore.

È un corso più incentrato sulla prima fase della progettazione didattica: l’analisi dei bisogni.

Un altro corso interessante è “Learning Experience Design: theories and frameworks”, utile per conoscere la tassonomia di Bloom, uno dei principi fondamentali della progettazione didattica.

Se cerchi corsi per ID in lingua italiana, puoi dare un’occhiata a questi siti:

  • 24 Ore Business SchoolLearning Design, un corso online che ripercorre le teorie alla base dell’apprendimento degli adulti e insegna a usare il modello Sam.

In alternativa ai MOOC, corsi online aperti a tutti, ci sono aziende produttrici di software didattici che offrono corsi specifici per imparare a usare i loro strumenti e-learning.

Una di queste è iSpring, azienda che fornisce software di e-learning in tutto il mondo. Sul sito iSpring Academy in inglese trovi percorsi, contenuti e un talent hub per instructional designer.

Le qualità di un instructional designer: cosa cercano davvero le aziende

Per capire oggi, cosa cercano le aziende in un instructional designer, basta dare un’occhiata alle ultime offerte di lavoro per ID. Avrai un’idea più precisa non solo delle competenze tecniche, ma anche di quelle trasversali che magari hai già acquisito durante gli studi o nel tuo percorso professionale e che potrai mettere a servizio della progettazione didattica.

Un consiglio: cerca lavori non solo per instructional designer, ma anche per e-learning specialist, sviluppo di contenuti formativi. Nonostante il ruolo dell’ID vada oltre quello di formatore o redattore di contenuti, spesso queste figure vengono sovrapposte.

Da un’analisi delle offerte di lavoro su LinkedIn, queste sono le qualità e capacità che deve avere un instructional designer:

  • Creazione di storyboard, quiz, simulazioni, video, audio
  • Conoscenze teorie e modelli di ID (modello ADDIE, SAM ecc.)
  • Comunicazione
  • Pensiero Critico
  • Project management
  • Mentalità imprenditoriale
  • Attenzione al cliente
  • Esperienza specifica in un settore: ad es. marketing, vendite, automotive, oil and gas
  • Conoscenza strumenti di authoring (Moodle, Adobe Captivate, iSpring, Articulate Storyline)

La figura dell’instructional designer, il progettista didattico, racchiude in sè conoscenze e competenze legate alle teorie dell’apprendimento, alla gestione di progetti e team, alle nuove tecnologie e-learning.

Si può diventare intructional designer con percorsi formali, corsi online o imparando a usare gli strumenti di e-learning. In questa professione si possono portare le conoscenze e competenze acquisite in settori specifici, dal marketing all’aviazione, e le competenze trasversali come la capacità di comunicazione.

Per far decollare la carriera come instrucitonal designer, è bene schiarisi le idee, creare un portfolio e acquisire le esperienze e competenze più richieste dalle aziende.